Per riscuote contributi pubblici come tasse o imposte, lo Stato necessita una base giuridica che deve essere sufficientemente definita. La base giuridica deve specificare almeno i contribuenti, l’oggetto e le basi imponibili. In mancanza di tali elementi, la riscossione è illegale e può essere contestata.
I prelievi pubblici, come le tasse o le imposte, richiedono generalmente una base giuridica affinché il prelievo sia conforme al principio di legalità. In tal modo si intende impedire allo Stato di riscuotere le tasse a suo piacimento. Inoltre, la base giuridica deve contenere almeno il gruppo di debitori dell’imposta, l’oggetto e le basi imponibili stesse. Se queste condizioni non sono soddisfatte, la riscossione è illegale.
Il 12 ottobre 2018 il Tribunale federale si è pronunciato sulla causa 2C_699/2017, che ha sollevato la questione della legalità dei costi di parcheggio. Nel comune di Reichenburg, nel Canton Svitto, una coppia aveva acquistato una casa plurifamiliare che non disponeva di posti auto propri. Per i tre posti auto mancanti, sono stati pagati 15’000 Fr. (5000 Fr. /parcheggio) dall’allora promotore del condominio come tassa sostitutiva al comune. Il comune ha quindi informato gli acquirenti della casa, riferendo loro il fatto che avessero il diritto (senza diritto di uso esclusivo) di parcheggiare tre veicoli nei parcheggi pubblici e che in seguito avrebbero ricevuto tre contrassegni di parcheggio gratuiti validi per un periodo di tempo indeterminato. Nel 2014 la coppia ha ceduto la casa al figlio. Nel 2015 il comune ha presentato un nuovo sistema di parcheggi, secondo il quale un contrassegno annuale per un parcheggio pubblico costerebbe 800 franchi per tutti i cittadini privati. Inoltre i contrassegni di parcheggio finora rilasciati non sarebbero più validi. Il figlio, in qualità di nuovo proprietario della casa, ha contestato ma, a causa della reiezione, ha portato il caso davanti al Tribunale Federale.
Egli ha esposto un’ampia argomentazione, affermando fra i diversi fattori una violazione del diritto di essere ascoltato, del divieto di formalismo esagerato, della negazione formale della giustizia, e del principio di buona fede; tutti proclamati infondati dal Tribunale federale. Tuttavia, è stata approvata la violazione del principio di legalità in relazione alla riscossione di una tassa per l’uso dei parcheggi pubblici, come da lui sostenuto. Il nuovo diritto di parcheggio si basava sull’art. 3, cpv. 4 della legge sulla circolazione stradale (LCStr) in combinazione con il § 36 della legge sulla circolazione stradale del canton Svitto (StraG/SZ) e §§ 81 e segg. della legge sulla giustizia di Svitto (JG/SZ) in combinazione con il tariffario del canton Svitto. Tuttavia, il Tribunale federale ha chiarito che l’articolo 3, paragrafo 4 della LCStr non costituisce una base giuridica per la riscossione di un diritto di utenza per i parcheggi. Lo stesso vale per l’articolo 36 StraG/SZ, che stabilisce la responsabilità del gestore della strada, vale a dire l’emissione di ordini di circolazione conformemente al diritto federale. E anche il §§ 81 segg. JG/SZ non è applicabile in questo caso, in quanto l’oggetto del prelievo non è sufficientemente definito e, in ogni caso, è discutibile se tale legge possa essere applicata, dal momento che disciplina l’organizzazione e le competenze delle autorità giudiziarie. In conclusione, il Tribunale federale ha ritenuto che la riscossione delle tasse di parcheggio non era prevista dal tariffario del Cantone di Svitto. Il ricorso è stato quindi approvato dal Tribunale federale, in quanto la riscossione dei diritti di parcheggio non aveva una base giuridica sufficiente.
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