Per poter addebitare eventuali spese di viaggio, vitto o alloggio ai clienti, ci sono alcuni punti da considerare. Nell’ultimo articolo vi abbiamo spiegato quale aliquota IVA dovete aggiungere ai costi addebitati ai vostri clienti. Di seguito vi mostreremo quali opzioni avete per quanto riguarda l’IVA che avete già pagato.
Come abbiamo spiegato nell’ultimo articolo, le spese vengono addebitate all’aliquota IVA applicabile al servizio in questione. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta del 7,7%. Ma che dire della parte di IVA delle vostre spese che avete già pagato? Aggiungete la vostra IVA all’importo netto (senza l’IVA pagata) o all’importo lordo (compresa l’IVA pagata) al momento dell’addebito? Quale opzione scegliere dipende da voi, ma questo dovrebbe essere concordato in anticipo con il cliente per evitare malintesi.
Tuttavia, entrambe le varianti presentano vantaggi e svantaggi. Se addebitaste al vostro cliente l’importo netto, egli finirebbe per pagare di meno. Tuttavia, voi ne uscireste in pari, in quanto non godreste di alcun vantaggio finanziario per i costi amministrativi legati alle spese sostenute, come ad esempio la ricerca di alberghi o la prenotazione dei voli. Se invece addebitaste le entrate lorde (vale a dire includendo l’IVA da voi pagata), questo costerebbe di più ai vostri clienti, ma l’importo dell’IVA da voi pagato rappresenterebbe, per così dire, una remunerazione per i vostri costi amministrativi. Non va inoltre dimenticato lo strumento della deduzione dell’imposta precedente, attraverso il quale voi e il vostro cliente potete dedurre l’IVA dai costi.
Un esempio per entrambe le varianti: un consulente viaggia in treno da Zurigo a Ginevra per un giorno e torna a casa la sera. Paga CHF 88.00 per il treno, inclusa l’IVA del 7.7 % (CHF 81.70 al netto + CHF 6.30 IVA).
Addebito dell’importo netto:
81.70 Fr. + 6.30 Fr. (7.7 % IVA a CHF 81.70 = supplemento del consulente) = CHF 88.00 incl. 7.7 % IVA.
Addebito dell’importo lordo:
88.00 Fr. + 6.80 Fr. (7.7 % IVA a CHF 88.00 = supplemento del consulente) = CHF 94.80 incl. 7.7 % IVA.
Con la variante dell’importo netto, il cliente paga un totale di CHF 88.00, di cui CHF 6.30 è l’IVA che viene aggiunta dal consulente al conto del cliente. Il consulente paga CHF 6.30 in IVA per il treno e deve allo Stato CHF 6.30, poiché il suo cliente gli ha pagato CHF 6.30 in IVA.
Se l’importo lordo viene scelto come base di costo, il cliente paga un totale di CHF 94.80, di cui CHF 6.80 è l’IVA che viene aggiunta dal consulente. Il consulente paga ancora 6,30 fr. di IVA per il treno, ma deve allo Stato 6.80 fr., poiché il suo cliente gli ha pagato 6.80 fr. di IVA. Il cliente paga con la variante con importo lordo quindi 6.80 fr. in più.
Ora completiamo la fattura con la deduzione dell’imposta precedente: i 6.30 Fr. (7.7% di IVA per il treno) possono essere richiesti dal consulente come deduzione dell’imposta precedente in entrambe le varianti e quindi detratti dai suoi costi. Anche il cliente può dedurre l’IVA pagata al consulente come imposta precedente. Per la variante con importo netto è di 6.30 Fr. e per l’importo lordo è di 6.80 Fr. A questo punto la fattura totale si presenta così:
Addebito dell’importo netto:
Ricavi del consulente: – 88.00 Fr. (treno IVA inclusa) + 88.00 Fr. (fattura ai clienti IVA inclusa) – 6.30 Fr. (IVA ricevuta dal cliente) + 6.30 Fr. (IVA per il treno come deduzione dell’imposta precedente) = 0.00 Fr.
Costi del cliente: – 88.00 Fr. (fattura del consulente con IVA inclusa) + 6.30 Fr. (IVA per il consulente come deduzione dell’imposta precedente) = 81.70 Fr.
Addebito dell’importo lordo:
Ricavi del consulente: – 88.00 Fr. (treno IVA inclusa) + 94.80 Fr. (fattura ai clienti IVA inclusa) – 6.80 Fr. (IVA ricevuta dal cliente) + 6.30 Fr. (IVA per il treno come deduzione dell’imposta precedente) = 6.30 Fr.
Costi del cliente: – 94.80 Fr. (fattura del consulente con IVA inclusa) + 6.80 Fr. (IVA per il consulente come deduzione dell’imposta precedente) = 88.00 Fr.
Risulta chiaro che, applicando l’importo netto come base di costo, il consulente non ha alcun margine per il suo onere amministrativo relativo alle spese. In cambio, il cliente paga meno. Se invece viene utilizzato l’importo lordo come base di costo, il consulente riceve l’equivalente dell’importo dell’IVA da lui pagato come risarcimento per le sue spese.
Nell’ultimo articolo della nostra serie “Come si addebitano le spese?” vi spiegheremo un’altra possibilità per trasferire le spese di viaggio, vitto o alloggio a carico del cliente.
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