In caso di successione, l’imposta di successione è dovuta a seconda del Cantone. Nel canton Argovia, ad esempio, l’imposta viene calcolata in base all’importo dell’eredità e al grado di parentela con la persona deceduta. Fratelli e nonni pagano più rispetto alle persone che hanno vissuto con il testatore in un appartamento condiviso per almeno 5 anni. Per questo motivo è stata presentata una causa dinanzi al tribunale federale.
Il 6 febbraio 2018 il Tribunale federale si è pronunciato nella causa 2C_685/2017, in cui la determinazione dell’aliquota dell’imposta di successione è stata contestata a causa del grado di parentela.
Una contribuente del canton Argovia ha vissuto con il fratello fino alla morte di quest’ultimo nella casa dei defunti genitori, tuttavia in due appartamenti (completamente arredati) a sé stanti. Alla morte del fratello, la contribuente ha ereditato il suo patrimonio di CHF 1,8 milioni in qualità di unico erede. L’Ufficio cantonale delle imposte di Aargau (KStA) ha riscosso un’imposta di successione di CHF 368’132.35. L’importo corrisponde all’aliquota fiscale che devono pagare i fratelli e i nonni che ricevono un’eredità. La contribuente ha presentato ricorso chiedendo l’applicazione dell’aliquota fiscale ridotta per le persone che hanno coabitato (stesso luogo di residenza) con la persona in questione per almeno 5 anni. In tal caso l’imposta di successione sarebbe ammontata solamente a CHF 148’434.40. Tuttavia il ricorso è stato respinto in quanto non si è ritenuto che si trattasse di una coabitazione, dal momento che i soggetti in questione abitavano in due appartamenti (completamente arredati) a sé stanti. Il ricorso respinto è stata rinviato al Tribunale amministrativo speciale, il quale lo ha accolto. Il KStA ha quindi deferito il caso al Tribunale amministrativo di Argovia, che ha dato ragione alle autorità fiscali, motivo per cui il contribuente ha presentato il caso al Tribunale federale.
La ricorrente ha sostenuto che il tribunale amministrativo avrebbe dovuto utilizzare l’identificatore federale dell’abitazione (EWID) per chiarire se si trattasse o meno di una coabitazione. L’EWID è il numero di identificazione dell’appartamento in cui vive la persona. Il tribunale amministrativo argoviese non ha utilizzato l’EWID, poiché vi erano due appartamenti indipendenti completamente arredati (ad eccezione della lavatrice) e la questione dell’esistenza di una coabitazione era stata sufficientemente chiarita. Il Tribunale federale ha difeso il procedimento del Tribunale amministrativo, dal momento che, se un tribunale ha rinunciato all’accettazione delle prove richieste perché ha formato la sua condanna sulla base delle prove già accettate e poteva presumere senza arbitrarietà in una valutazione anticipata delle prove che la sua condanna non sarebbe stata modificata da un’ulteriore raccolta di prove, non vi è stata violazione del diritto di essere sentiti.
Una coabitazione in due appartamenti a sé stanti completamente arredati è da considerarsi esclusa, poiché in questa situazione la vita può in qualsiasi momento essere completamente limitata al proprio appartamento. La sentenza del Tribunale amministrativo si è così dimostrata corretta e il reclamo dei contribuenti è stato respinto.
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