L’imposta precedente è l’IVA pagata in precedenza su un determinato prodotto e poi rivenduto, sia esso trasformato o semplicemente rivenduto attraverso le diverse fasi della catena commerciale. Un’azienda ha diritto al rimborso solo nel caso in cui essa è soggetta al pagamento dell’IVA.
Dato che l’IVA viene conteggiata ad ogni stadio, la deduzione dell’imposta precedente permette di evitare l’accumulo di imposte già pagate in precedenza lungo la catena commerciale. L’ammontare dell’imposta pagata per l’acquisto dei prodotti o dei servizi che vengono ancora elaborati, può quindi essere dedotto dalle imposte che risultano dalla vendita e sul valore aggiunto generato dall’azienda. In pratica un prodotto, nel percorso del valore aggiunto dalla materia prima al prodotto finito, è tassato ad ognuna delle diverse fasi, ed in ciascuna delle fasi interessate può venire dedotto l’importo IVA pagato nella fase precedente. Potete trovare un esempio concreto sul sito della confederazione dedicato alle PMI. Affinché una ditta possa detrarre l’imposta precedente, essa deve essere registrata nel registro IVA.
Cosa significa per le start-up?
Le neo-aziende di solito, nelle prime fasi che seguono la costituzione, non generano alcun fatturato imponibile (sono assoggettate all’IVA solo le aziende che generano fatturati superiori a 100’000 CHF), ma fanno invece ingenti investimenti necessari allo svolgimento delle attività. Per far valere le deduzioni dell’imposta precedente su tutti gli investimenti e le varie spese è però possibile assoggettarsi autonomamente all’imposta sul valore aggiunto tramite l’assoggettamento volontario all’IVA. L’assoggettamento volontario è possibile di volta in volta per l’inizio del periodo fiscale corrente.
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