Spese aziendali: come e quando si possono detrarre dalle entrate aziendali?

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Spese aziendali: come e quando si possono detrarre dalle entrate aziendali?

Le spese come ad esempio i costi di viaggio, vitto o alloggio possono essere detratte dalle entrate di un’azienda. Tuttavia le spese, per beneficiare di questo effetto di esenzione fiscale, devono disporre di una fondatezza commerciale; in caso contrario, vengono aggiunte al profitto. L’onere della prova spetta al soggetto passivo.

Con il termine spese si intendono i costi di viaggio e i costi di vitto o alloggio sostenuti per lo svolgimento di attività lavorative. Molte aziende hanno il loro regolamento spese approvato dal cantone in cui sono domiciliate, il che rende possibili spese forfettarie senza fornire prove. Se, d’altra parte, non ci sono regolamenti per le spese, esse devono essere documentate con precisione. L’onere della prova della loro giustificazione commerciale spetta al contribuente. In particolare nel caso di spese di rappresentanza, come ad esempio i costi di consumo nei ristoranti, il collegamento commerciale deve essere comprovato. In caso contrario si assume il consumo privato. Se non vi è alcun legame commerciale, le spese non sono esenti da imposte, ma nel caso di società sono compensate con il profitto.

Questa è stato il destino di una società per azioni del Cantone di Berna, il cui caso (2C_52/2018) è approdato davanti al Tribunale federale. Nei periodi d’imposta 2010 e 2011, le visite regolari al ristorante dei due azionisti della società sono state contabilizzate come spese. Hanno visitato alcuni luoghi quasi settimanalmente: il più frequentato è stato visitato 39 volte nel 2010 e 49 volte nel 2011. A causa di spese non connesse all’attività commerciale o non documentate, l’amministrazione fiscale del Canton Berna ha imputato una parte delle spese sul reddito imponibile. Dopo vani ricorsi alla Commissione d’appello fiscale, anche tutte le spese sono state imputate sugli utili. La società non ha accettato la decisione e il caso è stato portato dinanzi al Tribunale federale.

Ma anche in questo caso il ricorso è stato respinto. In linea di principio, i costi dichiarati possono essere dedotti dall’utile imponibile se sono giustificati dal punto di vista commerciale, ossia se servono direttamente o indirettamente allo scopo commerciale o imprenditoriale dell’impresa. Tuttavia, l’impresa non sarebbe stata in grado di dimostrarlo. Con le visite ai ristoranti sono stati confermati gli acquisti dei clienti, ma ciò è stato respinto dal Tribunale federale, in particolare perché le visite sono parzialmente cadute nei giorni festivi o nei compleanni degli azionisti (e dei loro partner) durante i quali sono state consumate varietà di vino e champagne appartenenti ad una fascia di prezzo superiore.  La società querelante ha inoltre contestato con una sentenza dell’amministrazione fiscale, che le è stata concessa nel 2007 e che è diventata vincolante nel 2009. Ciò non è stato tuttavia di alcuna utilità, in quanto riguardava solo la ripartizione tra quote private e quote di spese di ristorazione connesse all’attività commerciale. Nel caso di specie, tuttavia, non hanno alcun legame commerciale.

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