In qualità di contribuente si hanno diversi obblighi nell’ambito dell’accertamento fiscale. L’obbligo procedurale più importante ed evidente, detto obbligo procedurale del contribuente, è la compilazione veritiera e la presentazione puntuale della dichiarazione dei redditi. Tuttavia ciò non è sufficiente, in quanto, su richiesta dell’autorità di tassazione, devono essere fornite informazioni aggiuntive o presentati ulteriori documenti. Se tale obbligo non viene rispettato, vi è il rischio di una tassazione d’ufficio.
Ogni contribuente deve adempiere ad obblighi procedurali per consentire una corretta tassazione. Ad esempio, la dichiarazione dei redditi deve essere compilata in modo veritiero e completo, firmata di persona e presentata a tempo debito insieme agli allegati richiesti. Se non si è ricevuto il modulo di dichiarazione dei redditi, è necessario richiederlo all’autorità competente. Su richiesta delle autorità fiscali, devono essere fornite ulteriori informazioni o devono essere presentati libri contabili, documenti giustificativi e altri certificati nonché documenti relativi alle transazioni commerciali.
Se il contribuente non adempie ai propri obblighi procedurali o se i fattori fiscali non possono essere determinati correttamente a causa della mancanza di documenti attendibili, l’autorità fiscale effettua una tassazione a propria discrezione (tassazione d’ufficio). A tal fine possono essere presi in considerazione i dati relativi all’esperienza, all’evoluzione del patrimonio e allo stile di vita del contribuente. Una tassazione d’ufficio può essere contestata solo sulla base di un’evidente inesattezza, in quanto, essendo basata sulla discrezionalità, quest’ultima non può corrispondere esattamente alle circostanze reali.
Se le autorità devono prendere in esame un ricorso per evidente inesattezza, il contribuente deve essere in grado di fornire prove complete relative a tale evidente inesattezza. A tal fine, devono essere allegati tutti i documenti relativi ai fatti della causa. In caso contrario e se i documenti presentati sono accompagnati solo da una prova parziale, l’amministrazione fiscale non entrerà nel merito del ricorso.
Nella sentenza del Tribunale federale 2C_930/2016, 2C_931/2016, un contribuente residente in Israele lo ha scoperto a proprie spese. Egli era consocio di un immobile nel Canton Soletta e per questo motivo ha presentato la dichiarazione dei redditi. 11 giorni dopo, l’amministrazione fiscale cantonale gli ha chiesto di presentare ulteriori documenti: la prova del reddito e del patrimonio globale, i certificati di completezza di tutti i rapporti bancari, la dichiarazione dei redditi in Israele, i certificati relativi al reddito e al patrimonio all’estero, le prove che i figli maggiorenni fossero ancora in formazione, nonché il loro reddito e il loro patrimonio. Il contribuente ha inviato loro solo documenti riguardanti l’educazione dei bambini. Successivamente, è stato tassato d’ufficio.
Contro la tassazione d’ufficio, ritenuta dal contribuente evidentemente inesatta, è stato fatto ricorso. Tuttavia, anche questa volta non sono stati allegati tutti i documenti necessari, motivo per cui le autorità fiscali non sono entrate nel merito del ricorso. Contro questa decisione il contribuente ha fatto ricorso fino al Tribunale federale, il quale ha anch’esso confermato la presa di posizione dell’autorità fiscale in quanto il contribuente non aveva presentato i documenti richiesti.
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