Il Consiglio federale ha deciso di stanziare altri 61 milioni di franchi per misure straordinarie della CTI a sostegno delle piccole e medie imprese che a causa del franco forte si trovano in difficoltà fino alla fine del 2016.
A causa delle prospettive economiche insicure e della persistente debolezza dell’euro, queste imprese si trovano con molti meno fondi da investire nell’innovazione e nel potenziamento delle loro attività. In questa seconda fase le misure adottate dalla CTI prevedono per esempio di intensificare l’impiego dei mentori della CTI per valutare i progetti d’innovazione delle PMI e di proseguire con le misure adottate l’anno scorso per ridurre l’importo in contanti a carico dei partner economici impegnati in progetti d’innovazione. Inoltre, d’ora in poi i partner privati non dovranno più assumersi la metà dei costi previsti per i progetti d’innovazione promossi dalla CTI ma solamente il 30%, riducendo di fatto i rischi.
Il noto quotidiano ticinese CdT, riferisce che in una recente nota del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, viene sottolineato come questi provvedimenti il Governo intende sostenere quelle aziende in difficoltà a causa del franco forte. Sempre secondo il CdT, la CTI aveva già approvato quasi 100 progetti per un importo globale di 36 milioni ed entro la fine di febbraio gli esperti della CTI valuteranno un altro centinaio di progetti. Partendo da una quota di promozione di circa il 50%, ciò significa che ne saranno approvati altri 50.
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